L’apocalisse vista dal XVI secolo
La riscoperta di un manoscritto miniato di epoca rinascimentale che ritrae fenomeni miracolosiIl Book of Miracles, ritrovato alcuni anni fa e di recente acquisito da un collezionista privato americano, è una delle scoperte più spettacolari nel campo dell’arte rinascimentale avvenute negli ultimi tempi. Il manoscritto esistente è quasi completo: creato ad Augusta, libera città imperiale di Svevia, intorno al 1550, si compone di 169 pagine con illustrazioni di grande formato a guazzo e acquerello che rappresentano fenomeni celesti meravigliosi e a tratti inquietanti, costellazioni, conflagrazioni, inondazioni e altre catastrofi e manifestazioni di varia natura. Le illustrazioni spaziano dalla creazione del mondo e altri accadimenti tratti dal Vecchio Testamento, da antiche tradizioni e dalle cronache medievali fino ad eventi contemporanei all’autore del testo e arrivano, con le illustrazioni della visionaria Apocalisse di Giovanni, a rappresentare anche la futura fine del mondo.
Le illustrazioni dall’aspetto sorprendentemente moderno, talvolta fantastico, e le descrizioni presenti nel Book of Miracles ci offrono una visione unica e straordinaria delle preoccupazioni e dei timori del XVI secolo, del pensiero apocalittico e delle attese escatologiche del tempo. Al contempo, la sua aspirazione enciclopedica rivela una curiosità tipica del Rinascimento tedesco, dai tratti spiccatamente scientifici, e attraverso l’assimilazione di diverse fonti testuali e visive ci consegna una vera e propria cronaca degli orrori.
Questo facsimile riproduce per la prima volta il Book of Miracles nella sua interezza, rendendo finalmente accessibile a tutti gli studiosi e gli appassionati d’arte una delle opere più importanti del Rinascimento tedesco. Accanto al facsimile, un commento introduttivo colloca il codice nel suo contesto storico e culturale. Un’ampia descrizione del manoscritto e delle sue miniature e la trascrizione completa del testo costituiscono infine un’utile appendice.
Gli autori:
Till-Holger Borchert ha studiato storia dell’arte, musicologia e letteratura tedesca alle università di Bonn e Bloomington (Indiana, USA). Noto esperto della pittura fiamminga delle origini, è curatore capo del Groeningemuseum di Bruges dal 2002. Ha curato inoltre numerose esposizioni in ambito artistico e di storia della cultura in diverse città tra cui Bruxelles, Maastricht, Rotterdam, Madrid e New York. Borchert insegna storia dell’arte presso le università di Aquisgrana e Memphis (Tennessee, USA) e dirige il Flemish Research Centre for the Arts in the Burgundian Netherlands.
Joshua P. Waterman ha studiato storia dell’arte alla Oregon State University e ha conseguito un Ph.D. alla Princeton University per la sua dissertazione sulle interrelazioni tra letteratura e arti visive in epoca barocca in Slesia. Grande esperto di arte tedesca del tardo medioevo e degli inizi dell’epoca moderna, ha lavorato al Metropolitan Museum of Art di New York ed è stato Andrew W. Mellon Postdoctoral Curatorial Fellow presso il Philadelphia Museum of Art. Attualmente è ricercatore associato presso il Germanisches Nationalmuseum di Norimberga. Ha collaborato a varie esposizioni a New York, Philadelphia, Colonia e Bruges.
Taschen Editions
Cartonato con cofanetto + libretto
cm 32 x 21,5
3,4Kg
Lingue: nglese, Francese, Tedesco
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